Operatore socio pedagogico -60 giorni allo stop

Il 1° gennaio 2021 termina la possibilità di conseguire la qualifica professionale che permette ai non laureati o a chi già lavora come educatore di continuare ad insegnare.

Ultimi 60 giorni per iscriversi al corso di operatore professionale socio pedagogico: il 1 gennaio 2021 scadrà la sanatoria per chi non ha la laurea in pedagogia o scienze della formazione per conseguire il titolo – ed i diritti – di operatore socio pedagogico, fratello gemello di un altro titolo in cerca di legittimazione su cui pende la stessa spada di Damocle – 1/01/2021 – l’operatorio socio sanitario, meglio conosciuto come OSS.

Nella gamma dei titoli italiani, ha una storia particolare, in primo luogo perchè nasce ed è dedicato solo a tre categorie

  1. a) inquadramento nei ruoli delle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso relativo al profilo di educatore;
    b) svolgimento dell’attività di educatore per non meno di tre anni, anche non continuativi, da dimostrare mediante dichiarazione del datore di lavoro o con autocertificazione dell’interessato, ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
    c) diploma rilasciato entro l’anno scolastico2001/2002 da un istituto magistrale o da una scuola magistrale.

Alla base di queste singoli condizioni di accesso c’è una Finanziaria, quella del 2017, che impropriamente ha assunto il nome della parlamentare Vanna Iori, che pur non riuscendo a far approvare negli ultimi sgoccioli della precedente legislatura la sua proposta di legge, ottenne di inserire nella legge di bilancio 205/2017, ora conosciuta con il suo nome, gli articoli che aprivano al riconoscimento della qualifica, previo un corso da 60CFU, ai chi aveva i requisiti elencati sopra.

Il Covid ha fatto il resto e i termini sono slittati fino alla fine dell’anno 2020 per l’iscrizione al corso.

L’educatore professionale socio pedagogico di cui parla la “legge Iori”, operante nel settore sociale ed educativo, prima corrispondeva alla laurea in Scienze dell’Educazione, ma era priva di un vero riconoscimento giuridico, se non a livello di singole regioni. Per continuare ad esercitare la professione sarà necessario iscriversi ad un corso entro la fine dell’anno e conservare così tutte le prerogative acquisite.

Il corso di qualificazione professionale socio-pedagogico di Noidellascuola E Campus ha una struttura blended per la didattica con piattaforma informatica accessibile h24, lezioni in presenza non obbligatorie; le prove previste sono esami in 30esimi per le singole materie, discussione della tesina in tutte le sedi dell’Università eCampus. Attualmente per le misure di distanziamento sociale Anti Covid anche gli esami sono on line. Si può usufruire del bonus da 500 euro de “La Buona Scuola” per finanziare il corso. Il corso intensivo di formazione fornisce 60 CFU (1 CFU = 25 ore). La finalità è quella di dare una qualifica alla figura dell’educatore professionale socio-pedagogico al fine di formare un professionista in grado di operare in Italia nei diversi contesti formali e non formali del sistema dell’istruzione, della formazione e dell’educazione. Non sono previste incompatibilità con altri percorsi di studio. Le materie di studio sono Pedagogia generale e sociale, Storia della pedagogia speciale, Pedagogia dell’intervento educativo, Progettazione e valutazione dei percorsi educativi, Interventi psicologici dell’educazione, Sociologia generale e dei processi culturali.

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