La Repubblica – 20 novembre 2020
Dalla Legge di bilancio 3,7 miliardi per la scuola e venticinquemila assunzioni sul sostegno. I fondi andranno per l’edilizia scolastica e gli animatori digitali. Ma se per la ministra Azzolina si tratta di un “cambio di passo culturale” per i sindacati la “coperta è corta” e hanno dichiarato di esser pronti per la mobilitazione. Anche per Italia Viva gli stanziamenti sono insufficienti. L’intervento prevede un piano pluriennale per l’assunzione dei docenti di sostegno in organico di diritto, stabilizzazione “che si accompagnerà allo stanziamento di appositi fondi per la formazione del personale docente sulle tematiche dell’inclusione degli alunni con disabilità e per l’acquisto di ausili didattici”. Si attendono, quindi, mille docenti in più per il potenziamento dell’offerta formativa nella scuola dell’infanzia. E 60 milioni aggiuntivi l’anno per la fascia 0-6 anni. All’edilizia scolastica vanno 1,5 miliardi. L’altro provvedimento è la proroga per i poteri commissariali ai sindaci di Comuni e Città metropolitane “per una rapida realizzazione” degli interventi negli istituti. Viene incrementato anche il Fondo per ridurre le diseguaglianze: 117,8 milioni in più per il 2021, 106,9 milioni per il 2023, 7,3 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 3,4 milioni in più per l’anno 2026. 40 milioni di euro andranno per l’attuazione del Piano nazionale scuola digitale “per accelerare i processi di digitalizzazione dentro gli istituti scolastici”. La novità è rappresentata dall’introduzione di mille assistenti tecnici nelle scuole del primo ciclo, mentre verrà esteso il tempo pieno a 4.500 collaboratori scolastici ex Lsu e coperti 2.288 posti vacanti Ata (amministrativi). “Si tratta di un risultato importante per la scuola, c’è un cambio di passo culturale evidente”, dice, convinta, la ministra Lucia Azzolina. “Il mondo dell’istruzione è tornato al centro degli investimenti”. Dall’inizio della pandemia da coronavirus il Governo Conte due ha finanziato l’istruzione con 2,9 miliardi di euro, quindi l’incremento da 2,9 miliardi a 3,7 miliardi non pare proprio “a un cambio culturale evidente” tenuto conto degli 81 miliardi destinati all’Italia dal Recovery Fund europeo, del fatto che per l’università e la ricerca, realtà con costi fissi molto inferiori, il ministro Gaetano Manfredi ha ottenuto 12-15 miliardi di euro in cinque anni. Dura la Gilda degli insegnanti. Per il segretario Rino Di Meglio “In tema di retribuzioni, i docenti vengono sempre trattati come figli di un dio minore. La previsione di un incremento di 400 milioni per il rinnovo dei contratti è del tutto insufficiente. Siamo ben lontani dalle promesse del Governo Conte uno e dell’ex ministro Fioramonti, che prefiguravano aumenti a due cifre per un contratto scaduto da due anni”. La Cisl scuola con la segretaria Maddalena Gissi: “In assenza di un impegno a incrementare di almeno 600 milioni le risorse per i rinnovi contrattuali, sarà inevitabile il ricorso alla mobilitazione della categoria. Anche le assunzioni sul sostegno sono insufficienti rispetto ai bisogni”.
Abstracat articolo di Corrado Zunino