Forse nessun bambino alla domanda che cosa vuoi fare da grande ha risposto: “Insegnare diritto ed economia alle superiori” ma si sa che con il tempo le cose cambiano e in questo tribolato 2020 la prospettiva di accedere alla classe di concorso A46 di farlo può avere un suo appeal. Chi può coltivare con speranza questa possibilità? Secondo le tabelle del ministero una congerie di lauree molto estesa: sul podio c’è Giurisprudenza ed Economia e commercio. In subordine i titoli che rientrano in questo settore, tra cui Finanza, Relazioni internazionali, Scienze politiche e delle pubbliche amministrazioni, Scienze economiche ed aziendali, Statistica, Studi europei, Servizio sociale e Politiche sociali, Scienze per lo sviluppo e la cooperazione. Sia nella forma magistrale, specialistica che vecchio ordinamento. Stop alle triennali, lauree non sufficienti per accedere all’insegnamento. Ma anche per chi ha la laurea giusta, il titolo non è sufficiente per insegnare, cioè per iscriversi alle graduatorie per le supplenze, l’ex terza fascia ora seconda, o per partecipare ai concorsi. Sarebbe sufficiente per presentare alle scuole le MAD, le messe a disposizione, una autocandidatura ai presidi, che tuttavia storcono il naso davanti a chi si propone per insegnare senza neanche avere il titolo base per questo mestiere che attualmente si chiama 24 CFU. Quindi: i 24 CFU sono il primo passo per avvicinarsi ad una cattedra di diritto ed economia. Quattro materie – Antropologia culturale, Pedagogia, Psicologia dell’educazione, Metodologie e tecnologie didattiche – che forniscono le istruzioni sull’uso di un adolescente medio italiano e su come usare le tecnologie digitali – lim e tablet – per la didattica. Il titolo è trasversale a tutte le classi di concorso ed anche ai titoli AFAM. Il secondo passo è verificare se nella carriera universitaria ci siano i crediti, SSD, o gli esami per le lauree vecchie ordinamento, previsti dalle tabelle del ministero che tranne alcuni casi fortunati, di cui parleremo tra poco, sono 96, suddivisi in 12 SECS-P/01, 12 SECS-P/02, 12 SECS-P/07, 12 SECS-S/03, 12 IUS-01, 12 IUS-04, 12 IUS 10.
I diritti, sigla IUS, sono pubblico, amministrativo e commerciale, i crediti SECS-P previsti sono Politica economica, Economia aziendale, Economia Politica, i crediti in SECS-S Statistica economica. Per ognuno dei SSD i crediti nella carriera devono essere pari a 12 per coprire il monte richiesto. La maggior parte dei detentori di lauree adatte alla A46 non hanno tutto il paniere che vuole il Ministero ed allora il terzo passo è come integrarlo. Se i crediti sono concentrati in un o due SSD, la soluzione possono essere corsi singoli: sostenere cioè gli esami universitari da 12 crediti corrispondenti. In questo senso Diritto Amministrativo e Commerciale risultato essere i meno presenti e quindi i più gettonati. Se i crediti sono spalmati in più settori, allora la soluzione migliore è un master. Noidellascuola in questi mesi ha proposto un master di primo livello universitario pensato che la A46: L’insegnamento delle materie giuridico-economiche negli istituti secondari di II grado. Metodologie didattiche che spesso è stato risolutivo per tanti aspiranti insegnanti. Prevede infatti alcune materie obbligatorie – Politica economica, economia aziendale, diritto pubblico generale, statistica economica e pratiche didattiche per la scuola – e due esami a scelta per 12 crediti che consentono di personalizzare il master sulla base dei crediti mancanti. La prova finale sarà orale. E’ un master di primo livello universitario da 60 CFU e attualmente rientra in un pacchetto speciale di Noidellascuola se in combinazione con i 24 CFU.
Infine: per chi si è laureato prima del 2000/2001, prima della riforma, l’accesso è diretto. A questi fortunati viene abbonato il completamento della classe di concorso. Un’ultima corsia preferenziale è per chi si è laureato entro il 1993/4 in Scienze bancarie ed assicurative o Scienze coloniali (!), Sociologia, Scienze bancarie.
Per saperne di più
Noidellascuola
075 8515251