Scuola al 70%, l’ultima giravolta

Fonte: la Repubblica  –  22 aprile 2021

Sulla scuola, come afferma la Uil, il governo ha sbattuto la faccia contro la realtà. Dopo nove settimane e mezzo di amministrazione, all’afflato del discorso d’insediamento del premier Draghi, «la prima cosa è riportare tutti gli studenti in classe», e la rincorsa del ministro Bianchi («ma la scuola non ha mai chiuso»), i decreti legge enanati dal nuovo esecutivo hanno decretato un percorso avanti e indietro come era accaduto nei mesi precedenti. E le scelte fin qui fatte non danno ancora tranquillità ai docenti, certezze alle famiglie, possibilità di programmazione agli studenti disorientati.

Dal 26 aprile, e fino al termine dell’anno scolastico, nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado) la presenza è così garantita: in zona rossa sarà tra il 50 e il 75 per cento, questo si sa. In zona gialla e arancione, e questa è la novità nel passaggio del decreto da bozza a testo ufficiale, si starà tra il 70 e il 100, tenendo conto dei parametri scientifici indicati da un mese. Con il giallo e l’arancione, la soglia minima di presenza in classe è risalita ma solo dal 50 al 70 per cento (non più al 100 come promesso).

Il governo ha ceduto alle pressioni delle Regioni, rinunciando al rientro in classe al 100% come sostenuto dai sindacati, ieri attaccati dall’ex ministro Gelmini. (…)

L’Associazione nazionale presidi con Antonello Giannelli sottolinea le «criticità non risolte». Pino Turi, segretario Uil scuola, dettaglia: «Non è stato fatto nulla o quasi, abbiamo investito su banchetti a rotelle e mascherine di dubbia qualità. E non si sono nemmeno spesi tutti i fondi a disposizione». Ancora: «Abbiamo il 75 per cento di personale scolastico vaccinato con differenze significative fra regioni, in alcuni territori la copertura è ancora bassa».

Intanto il ministro in carica annuncia lo stanziamento di 150 milioni totali per la sanificazione, il sottosegretario Sasso assicura che arriverà l’aria condizionata, ma per ora la si è vista solo in scuole pilota. E poi i tamponi, annunciati in vari modi (una corsia preferenziale con le Asl, staffette di Protezione civile sul territorio). Annunciati, ecco.

Abstract articolo di Corrado Zunino

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