Dalla Commissione Europea via libera al riconoscimento dei titoli da fisioterapista. Per centinaia di operatori si conclude così nel migliore dei modi una lunga attesa, vedendo premiata la caparbietà con la quale in Italia è stato sostenuto un braccio di ferro con il Ministero della Salute.
La decisione dell’organismo europeo è stata deliberata infatti anche sulla base di decine e decine di sentenze emesse sia dal Tar del Lazio che dal Consiglio di Stato e, in concreto, sancisce la legittimità delle lauree e la validità dei titoli in Italia.
In particolare, il Ministero aveva sottoposto all’organismo europeo il caso dei titoli rilasciati dall’Università Ceca di Ostrava presso la sede svizzera di Chiasso (AIE). Oltre a sottoporre la questione della legittimità dello svolgimento dei corsi di laurea in Svizzera da parte dell’Università di Ostrava, era stato chiesto di pronunciarsi circa la validità dei titoli in Italia. Non solo il parere è stato favorevole ma l’aspetto importante è che il Ministero della Salute dovrà riconoscere i titoli, come si legge nella deliberazione, “senza applicare misure compensative come sta richiedendo”. Era stato proprio questo il nodo contestato da centinaia di fisioterapisti e al centro dei ricorsi. Come spiega commentando la decisione della Commissione Europea l’avvocato Bruno Santamaria, che ha seguito decine e decine di pratiche, la pretesa della ripetizione dei tirocini da parte dei laureati che li avevano già svolti in Italia costituiva un vero e proprio sopruso per coloro che pure avevano ottenuto il riconoscimento dei titoli da parte del Ministero, grazie a cause protrattesi per anni.
“Il Ministero ha contravvenuto ai propri obblighi”, ha spiegato il legale, ricordando come, oltre alla inequivocabile sentenza della Commissione Europea, gli stessi principi siano stati ribaditi da una recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha stabilito appunto che i tirocini svolti in Italia nell’ambito di un percorso di studi presso una Università dell’Unione Europea, sono comunque validi. Sono ben cinquecento gli operatori con titolo di fisioterapista che avevano inoltrato pratiche di riconoscimento al Ministero della Salute. La sentenza cade in un momento in cui la figura del fisioterapista è sempre più richiesta. In tutta Europa sono ben cinquecentomila e peraltro si tratta della figura professionale con il più alto livello di mobilità all’interno dei paesi dell’Unione. Ora che è stata affermata la validità dei titoli si potrà a maggior ragione proseguire il proprio percorso formativo conseguendo ulteriori specializzazioni, per la quale si può contare sui master dell’Università eCampus, riconosciuta come la prima università telematica italiana per offerta formativa da in recente studio commissionato da Il Sole 24 Ore.
Alberto Barelli