Fonte: Il Sole 24 Ore – 6 ottobre 2020
Gli aumenti dei contagi per Coronavirus, in Italia, non dipendono dalle scuole: dal 14 al 26 settembre gli studenti positivi sono stati 1492, cioè lo 0,021% dei casi; i docenti 349 (0,047%) e 116 i positivi tra il personale non docente (0,059%). Dati che sono stati esplicati dal Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina dopo aver incontrato gli esperti dell’istituto Superiore della Sanità e del Comitato Tecnico Scientifico. “La scuola non ha avuto impatto sull’aumento dei contagi generali, se non in modo molto residuale. – ha detto il ministro – I contagi nelle scuole, in questa fase, sono casi sporadici, e, per lo più, contratti fuori da scuola”. Serve, però prudenza nelle fasi extrascolastiche. “Abbiamo la conferma che le regole di contenimento stanno funzionando a dimostrazione dell’impegno con cui i presidi e il personale stanno facendo osservare le regole previste dal Protocollo di sicurezza. _ ha commentato il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli – È importante che le famiglie facciano tenere ai figli lo stesso comportamento responsabile che tengono durante le ore di lezione”. Anche per Roberta Fanfarillo, che rappresenta i dirigenti scolastici per la Flc Cgil, “le scuole stanno applicando rigidamente i protocolli di sicurezza previsti dal piano nazionale e stanno rispettando le tre condizioni che il Cts ha descritto come fondamentali per la prevenzione del contagio: il distanziamento, l’uso costante della mascherina e l’igiene frequente delle mani”. Sembra però che stiano aumentando i contagi nelle scuole e pare prevalga l’orientamento di chiusure mirate in distretti scolastici che presentano un numero eccessivo di casi e non un lockdown generalizzato come quello del 5 marzo scorso. In alcune scuole si è già passati alla didattica a distanza che è prevista per un certo numero di settimane.
Cl. T.