Uscite didattiche? Sì, se rientrano nell’ordinaria attività si possono fare. Dunque “sì” a visite nei musei, in biblioteca o nei teatri. E’ il ministero dell’Istruzione a chiarire l’enigma del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entrato in vigore solo ieri, martedì 13 ottobre, che prevedeva la sospensione di “viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate” programmate dalle scuole di ogni ordine e grado. Questa mattina, a seguito dei tanti interrogativi e malumori, soprattutto legati a quel “comunque denominate” che lasciava ampia l’interpretazione, il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nuova nota esplicativa alle scuole, firmata dal capo dipartimento Max Bruschi, spiegando che restano regolarmente consentite “le attività che si svolgono ordinariamente e non saltuarimente in ambienti diversi da quelli scolastici (ad esempio parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei) – si legge testualemente nella nota -anche a seguito di specific accorti quali i “Patti di comunità”, realizzati in collaborazione con gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sui territori”. Così, a meno di 24 ore dall’uscita del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Ministero arriva la nota esplicativa che non vieta le attività didattiche svolte in luoghi come musei, biblioteche o teatri.
Mirna Ventanni