Azzolina difende la scelta di tenere aperte le scuole: “La riapertura delle scuole in un paese civile come l’Italia doveva necessariamente avvenire. Non ho fatto nessuna battaglia. Ho lavorato con molta umiltà per tutta l’estate insieme a una comunità scolastica che ringrazio ogni giorno e che è fatta da docenti, dirigenti scolastici e personale ATA. Anche le famiglie hanno dato un grosso aiuto”. E’ quanto affermato alla trasmissione “Otto e mezzo” (La7) dal ministro, che ha aggiunto: “Tutt’oggi credo che, per come sono state preparate le scuole quest’estate, anche laddove i contagi dovessero aumentare, la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere, così come sta avvenendo in Francia, in Germania, in Irlanda. La scuola è una priorità, è il presente e il futuro del nostro paese, lì formiamo i nostri ragazzi”. Intanto Azzolina incassa il sostegno di insegnanti e genitori sulla decisione di non chiudere le scuole.
L’altro fronte è ora quello della Campania. Il Ministro rispetto all’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stata netta: “Sono molto felice che la scuola primaria riapra lunedì prossimo, ma ci sono le scuole medie che ancora restano chiuse. Oggi ho sentito anche il
prefetto di Napoli: tenere chiuse le scuole in certe zone del paese rischia di essere pericoloso perché poi quei bambini vanno per strada. In questi giorni mi hanno mandato delle foto che mostravano bambini per strada a giocare a pallone, altri erano nei centri commerciali. Questo non è che aiuti a debellare il virus. Se fossimo in una situazione di lockdown totale, potrei capire, ma se i bambini non vanno a scuola e stanno in giro, è un problema. E lo è a maggior ragione in una regione dove c’è una forte dispersione scolastica. Secondo i dati dell’Eurostat, in Italia abbiamo una dispersione scolastica del 14,5%, in Campania è del 18,5% e l’Europa ci chiede il 10%“.
Infine ha confermato che tutto è pronto per la partenza del concorso straordinario per gli insegnanti precari previsto il prossimo 22 ottobre: “Voglio rassicurare tutti: il concorso non si terrà in grandi padiglioni fieristici. – ha spiegato – Qui avremo dieci persone per laboratorio, distanziate, con gli igienizzanti, guanti, mascherine e il controllo della temperatura all’ingresso. E’ un concorso con un protocollo di sicurezza varato dal Cts. Ci servirà per avere meno precari l’anno prossimo perché potremo assumere“.
abstract articolo di F. Q.