Fonte: Corriere della Sera – 28 ottobre 2020
Le lezioni online si potranno ridurre di 10 o 15 minuti. Sono le scuole a decidere come organizzare la didattica a distanza, come previsto dall’integrazione al contratto dei docenti con la quale si regolarizza e si introduce l’obbligo delle lezioni online almeno fino al 31 gennaio, fin quando, cioè, è in vigore lo stato di emergenza. Il contratto non è ancora in vigore, ma il ministero lo ha già trasmesso ai presidi: mancano le firme di Cgil e Snals e quando le parti sociali che rappresentano il 51 per cento degli insegnanti avranno dato il loro consenso potranno essere applicate. Per oggi, 28 ottobre, è previsto un incontro al ministero dell’Istruzione tra i sindacati e il ministro Azzolina. Intanto le nuove norme sull’obbligo della didattica a distanza nelle scuole superiori per almeno il 75 per cento delle lezioni ha portato alcuni cambiamenti nelle linee guida. Molti istituti hanno optato per lasciare a casa I professori e non farli andare a scuola per svolgere le lezioni online: non solo per comodità, ma anche perché le linee internet delle scuole sono state previste per un certo numero di collegamenti, non per tutte le classi.
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