Sono le mascherine l’ultima trincea della guerra che sta surriscaldando il clima attorno alla scuola. E se il temine guerra può forse apparire eccessivo, rende bene l’idea delle polemiche infinite che si stanno susseguendo dall’apertura dell’anno scolastico e che, in questi giorni, si sono spostate attorno alla protezione facciale che i bambini dovranno da ora tenere obbligatoriamente durante le lezioni. E a farne le spese, come emerge dagli interventi di studiosi che a nostro avviso hanno centrato la questione centrale, sono loro, i bambini, che rischiano di essere vittime due volte. Innanzitutto dell’emergenza sanitaria e delle inevitabili ripercussioni sulla didattica. In secondo luogo perché si stanno ritrovando al centro di una diatriba che li vede alle prese, da un lato, con i messaggi e gli inviti a tenere quello che gli esperti sanitari considerano uno strumento utile per la salute e, dall’altro, con l’allarme dei genitori per la pericolosità di un impiego troppo protratto nel tempo. Di tante polemiche su questo secondo aspetto si poteva fare a meno, se non altro facendo si che la pur legittima discussione restasse su toni pacati. Così non è e ce lo dimostrano le colorite cronache di quanto sta avvenendo fuori dalle scuole all’indomani della disposizione che impone l’uso permanente della mascherina tra i banchi. Da ieri genitori infervoriti davanti agli ingressi sono protagonisti di animate discussioni, che fanno ricordare i picchetti degli scioperi dei bei tempi andati. Il rischio è però che i bambini finiscano per capirci ben poco e che, invece di trovarsi di fronte a un clima in cui prevalgono messaggi confortanti e rasserenanti, si ritrovano alle prese con un mondo degli adulti diviso e in perenne conflitto. Non che sia una novità, certo. Ma mettetevi nei panni di un bambino che non sa se è giusto portare la mascherina come chiede il professore o se ha ragione la mamma circa i pericoli ai quali si va incontro. Ma ecco la bella notizia. Pare che i bambini stiano dando una bella lezione. Sembra proprio che stiano dimostrando di non farne un dramma, di essere elastici nel gestire la questione, e di prendere il tutto con filosofia. Cioè il contrario di come stanno reagendo alla situazione troppi genitori, che forse avrebbe bisogno di andare a lezione… dai bambini. In tanti ne guadagnerebbero anche in salute, ottenendo di evitare un motivo in più per rischiare una crisi di nervi.
Alberto Barelli