Fonte: la Repubblica 27 novembre 2020
Addio ai voti nelle pagelle della scuola elementare. Vedremo scritto sulle pagelle soltanto “Avanzato”, “Intermedio”, “Base” e “In via di prima acquisizione”. Per il ministero il percorso di apprendimento sarà più chiaro ma il sindaco punta i piedi contro decisioni ad anno scolastico iniziato. Con l’ordinanza appena annunciata dalla ministra Lucia Azzolina anche nella prossima pagella, quella del primo quadrimestre o del trimestre, la valutazione dei bambini che frequentano la scuola primaria verrà espressa attraverso “giudizi descrittivi”. E i voti andranno definitivamente in soffitta, sostituiti dai quattro livelli previsti. La novità, contenuta nel decreto scuola dello scorso mese di giugno, diventa in questo modo operativa a tutti gli effetti. Ma i sindacati lamentano la maniera di procedere della politica che interviene sulla scuola ad anno scolastico iniziato. Il prossimo passo è che la bozza di ordinanza, presentata ieri ai sindacati, riceva il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi). “La recente normativa – spiegano da viale Trastevere – ha infatti individuato un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Un cambiamento che ha lo scopo di far sì che la valutazione degli alunni sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno”. La norma prevede che il docente possa impiegare i voti per gli alunni delle scuole elementari, traducendoe il tutto successivamente in giudizi descrittivi per le pagelle intermedie e finali. L’alternanza tra voti e giudizi ha origini antiche. Per la prima volta i voti in decimi vennero sostituiti da giudizi all’elementare nel 1977, con la legge 517. L’inquilino di viale Trastevere era il democristiano Franco Maria Malfatti mentre a Palazzo Chigi si era sistemato Giulio Andreotti che presiedeva il suo terzo governo. Con la legge 517, vennero abolite le classi differenziali per gli alunni svantaggiati, e la scuola italiana fece un balzo in avanti in termini di integrazione. Nel 2008, i voti in pagella alla primaria vennero ripristinati dall’allora ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini e oggi si ritorna ai giudizi. I bambini di livello Avanzato saranno quelli più bravi, da 9 o 10 nei compiti e nelle verifiche orali. I compagni collocati nel livello Intermedio saranno da 7/8 e dovranno perfezionare il loro metodo di studio per salire al livello successivo. La sufficienza è posta a livello base, mentre i bambini che devono ancora colmare le loro lacune (quelli insufficienti) verranno giudicati “In via di prima acquisizione”.
Abstract articolo di Salvo Intravaia