Fonte: Orizzontescuola.it – 15 Dicembre 2020
Le immagini degli assembramenti nelle piazze nel primo weekend senza particolari restrizioni nella maggior parte delle regioni italiane hanno preoccupato e non poco i rappresentanti governativi. Il 7 gennaio si dovrebbe ritornare in classe anche nelle scuole superiori con il 75% in presenza, il 25% tramite didattica digitale integrata. La miccia che potrebbe far esplodere la terza ondata dagli effetti catastrofici per il sistema sanitario nazionale potrebbe essere proprio la riapertura delle scuole. Sui trasporti e sugli orari differenziati non ci sono grandi sviluppi, per il momento, e a preoccupare il governo c’è soprattutto la situazione che si verrà a creare con le festività natalizie. Si evoca la parola lockdown totale, ma al momento la curva dei contagi, pur non in discesa, è piatta e non consente misure drastiche che non sarebbero capite dall’opinione pubblica. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, così come segnalano più parti, afferma che è fondamentale che la scuola riparta e che non vada richiusa subito dopo. L’incubo di settembre con il rientro dalle vacanze e la risalita dei contagi è da scongiurare.
Abstract articolo di Redazione