Regioni senza il paracadute Cts I governatori che vogliono chiudere devono motivarlo da soli. Fioccano le bocciature dei Tar

Fonte ItaliaOggi – 19 gennaio 2020

In Lombardia, l’Emilia, Friuli e Calabria…fioccano le sentenze dei Tar che sospendono le ordinanze di blocco della ripresa delle lezioni in presenza dei governatori regionali. Secondo il Tar non è sufficiente un generico riferimento ai rischi di contagio derivanti dagli assembramenti fuori le scuole o sui mezzi di trasporto. Ed è deluso chi sperava in un paracadute nazionale grazie al Cts. Per il Comitato tecnico scientifico le scuole superiori possono e devono riaprire, rispettando tutte le misure precauzionali e attuando anche i protocolli definiti ai tavoli prefettizi sul trasporto pubblico: «Allo stato attuale delle conoscenze, le scuole sembrano essere ambienti relativamente sicuri, purché si continui ad adottare una serie di precauzioni ormai consolidate quali indossare la mascherina, lavarsi le mani, ventilare le aule, e si ritiene che il loro ruolo nell’accelerare la trasmissione del Coronavirus in Europa sia limitato». Già nella seduta del 3 gennaio il Cts aveva riaffermato piuttosto l’evidenza delle criticità sul fronte dei trasporti ee è questo uno dei punti sui quali si deve intervenire: «Il Cts ribadisce ulteriormente e con convinzione l’importanza del ritorno in classe per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado come condizione imprescindibile e non più procrastinabile per il grave impatto che l’assenza di esso ha sull’apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità degli studenti che, in questa particolare fascia di età, possono essere fortemente penalizzati dall’isolamento domiciliare». «Nel rimarcare che la responsabilità delle aperture degli istituti scolastici è di competenza degli enti territoriali e locali, il Cts, facendo specifico riferimento al Dpcm 14/01/2021», si legge nel parere varato domenica scorsa. Il Friuli Venezia Giulia presieduto da Massimiliano Fedriga, dopo la sospensione da parte del Tar dell’ordinanza regionale, ha rinnovato il divieto di ripresa in presenza rimotivando l’ordinanza con i dati sui contagi. E bisognerà ora vedere se questo basta ai tribunali. Intanto da ieri solo 4 regioni hanno ripreso le lezioni in presenza al 50% alle superiori, Lazio, Piemonte, Molise ed Emilia, in aggiunta a Valle d’Aosta, Abruzzo e Toscana che hanno ripreso già dall’11 gennaio.

Abstract articolo di Redazione

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