Il 12 gennaio 2021 è stata preparata la bozza del “piano nazionale di Ripresa e resilienza: next generation Italia” che verrà discusso nei prossimi giorni con i sindacati. Secondo la Bozza le risorse impiegate per istruzione e ricerca ammonteranno a 28,5 miliardi di euro suddivise su due componenti principali “potenziamento delle competenze e diritto allo studio” e “dalla ricerca all’impresa”. Nella fattispecie la prima componente riguarderà più da vicino il mondo della scuola e gli interventi specifici coinvolgeranno innanzitutto il fondo a tempo pieno scuola con l’aumento del “tempo scuola” e il potenziamento delle scuole materne per permettere alle famiglie una migliore conciliazione di tempi scuola e lavoro. Altre misure saranno la riduzione dei divari territoriali nelle competenze e il contrasto all’abbandono scolastico con la disponibilità di organico potenziato dei docenti per almeno un biennio, azioni di tutoraggio e formazione e un investimento su attività di orientamento attivo che consentano di ridurre il fenomeno dell’abbandono prematuro degli studi ai parametri europei. L’intervento agevola inoltre l’inclusione sociale con il miglioramento della didattica digitale per soggetti con disabilità. Rispetto agli asili l’obiettivo è raggiungere un’offerta media nazionale dell’83% con creazione di circa 622.500 nuovi posti entro il 2026. Risorse stanziate inoltre sulla formazione continua del personale scolastico: si punterà a potenziare in particolare le competenze linguistiche sia dei docenti sia degli alunni introducendo corsi curriculari di lingua nella scuola infanzia ed extracurriculari per la primaria e secondaria nonché periodi di studio all’estero. Sarà realizzato inoltre un sistema di monitoraggio digitale delle competenze linguistiche con la collaborazione dei relativi enti certificatori. Deciso inoltre l’aumento dell’offerta formativa degli istituti tecnico scientifici con incremento della partecipazione delle imprese nei processi di formazione. Si procederà poi all’ammodernamento tecnologico di tutte le scuole con dotazioni “smart” in base alle esigenze specifiche. Previsti inoltre orientamento attivo nella transazione scuola-università e l’istituzione di percorsi universitari gestiti a livello regionale secondo la vocazione delle imprese del territorio. Si attende ora l’esito dell’incontro predisposto tra la ministra Azzolina e sindacati per la discussione delle misure in via ufficiale.
Ilaria Montenegri