Bianchi: riconoscimenti economici per docenti che vogliano lavorare d’estate

Il Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, si esprime sulla scuola quest’estate e sulle vaccinazioni: “Le scuole sono sempre state aperte, e abbiamo riportato i bambini in presenza già da molto tempo. Per quanto riguarda i ragazzi più grandi è andata bene, nelle zone gialle più o meno tutti sono andati, le difficoltà sono state legate ai trasporti ma tutti si stanno indirizzando verso questa idea del ritorno in presenza”.

E ancora: “Tra istruzione e ricerca sono andati 30 miliardi, abbiamo riconquistato la centralità e credo sia una grande sfida anche perché molti di questi fondi andrà al Mezzogiorno e a tutte le aree più fragili”. 

Poi: “I fondi del piano estate ci servono per un ponte verso un nuovo anno e per una nuova scuola. Abbiamo 150 milioni che distribuiamo tra tutte le scuole e la parte più consistente sono fondi europei che mettiamo a disposizione delle aree più svantaggiate del sud, per fare una serie di attività a giugno e settembre di verifica dello stato delle conoscenze e degli apprendimenti e a luglio e agosto per ritrovare quella socialità mancata ai ragazzi. È un ponte che inizierà in estate e si proietterà tutto l’anno”.

Bianchi specifica“Stiamo pensando a dei riconoscimenti per i professori che vogliono, che intendono lavorare dall’estate in avanti, per dare continuità e opportunità. Mettiamo a disposizione le risorse per la scuola e poi la scuola saprà come investirle meglio”.

Bianchi, poi, aggiunge: “La scuola della Repubblica segue la Costituzione, l’articolo 3 dice che nella nostra scuola non ci sono discriminazioni nei confronti di nessuno. Tutti i giorni nella scuola si pratica l’idea di un’uguaglianza sostanziale. Lo faremo in questa occasione come lo facciamo sempre”.

Sulla vaccinazione: “Innanzitutto bisogna completare la vaccinazione degli insegnanti, siamo arrivati al 70%, dopodiché arriveremo a vaccinare anche i più piccoli. La vaccinazione nelle scuole è una strada da percorrere, ma completiamo la vaccinazione degli insegnanti e di tutto il personale, poi affrontiamo il problema anche dei ragazzi più grandi e progressivamente di tutti quelli che hanno meno di 16 anni”.

Ilaria Montenegri

Fonte orizzontescuola.it

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