Fonte: Sole 24 Ore – 17 maggio 2021
Abstract articolo di Eugenio Bruno e Claudio Tucci
Gli istituti, per accedere ai fondi necessari all’attivazione dei corsi, devono partecipare a bandi specifici una volta stabilito il percorso da fare, attraverso progetti mirati.
Alla fine della scuola mancano meno di due settimane. Ma le lezioni in classe, quest’anno, potranno andare avanti anche tutta l’estate. Prende forma infatti il ponte educativo annunciato dal ministro all’istruzione Patrizio Bianchi: si tratta di creare un momento di recupero degli argomenti persi a causa del Covid e di transizione verso il prossimo anno, da 510milioni di euro.
Si sente infatti forte l’esigenza di riprendere il filo del discorso, tra scuola e studenti, interrotto bruscamente dalla pandemia e trasformato, altrettanto bruscamente, in un contatto online soprattutto alle superiori.
Così la fine della scuola, quest’anno, potrebbe rappresentare per molte classi l’inizio del recupero di tutto quello che inevitabilmente è andato perduto: didattica e rapporti umani.
Una sezione specifica dei fondi messi a disposizione, infatti, si rivolge proprio a quelle scuole e a quei territori dove si è verificata la maggiore percentuale di dispersione scolastica. Tra i requisiti necessari, si guarda soprattutto alle regioni del Sud e alle scuole dove sono stati rilevati maggiori problemi. E allora ci si prepara per restare aperti tutto il mese di giugno ma anche, laddove possibile, a luglio e agosto e poi di nuovo all’inizio di settembre per il reinserimento a scuola. Gli istituti, per accedere ai fondi necessari all’attivazione dei corsi, devono partecipare a bandi specifici una volta stabilito il percorso da fare, attraverso progetti mirati.
Sono sostanzialmente tre le diverse fasi del Piano Estate che, in tutto, prevede risorse per 510milioni di euro. La prima parte è quella di giugno, da dedicare al recupero e al potenziamento degli apprendimenti degli studenti, quindi si tratta di organizzare corsi di recupero da svolgere con i docenti della scuola o con enti esterni, si potranno anche programmare corsi per il potenziamento delle competenze professionali o tecniche, corsi e laboratori di lingua, iniziative per l’orientamento accademico o professionale.
Seguirà, nei mesi di luglio e agosto, la fase da dedicare al recupero della socialità in cui i ragazzi, in ambito scolastico, incontreranno i loro compagni e prenderanno parte a corsi anche di natura extrascolastica, con l’obiettivo di ricucire e riavviare i contatti umani. Si potranno prevedere eventi dedicati all’arte, all’ambiente e alla sostenibilità, con cineforum, concerti e rappresentazioni teatrali, attività sportive o gite e visite culturali.
(…) Nell’ottica del recupero, soprattutto nelle aree più a rischio, si inseriscono anche i fondi Pon pari a 320milioni di euro di cui circa il 70% andrà alle regioni del Sud. Questi fondi serviranno ad avviare un percorso a lungo termine che partirà a giugno ma potrà andare avanti per tutto l’anno scolastico 2021-2022. Ci sono poi le attività mirate al contrasto della povertà educativa, finanziate con 40milioni di euro, per scuole elementari, medie e superiori che si trovano in contesti di maggior svantaggio o fragilità e dove si riscontrano i più alti tassi di dispersione.