Fonte: la Repubblica – 25 maggio 2021
Abstract articolo di Redazione
Il Comitato Priorità alla Scuola, raccogliendo l’adesione del Coordinamento Nazionale Precari Scuola (Cnps), scende da oggi in piazza in tutta Italia per chiedere che l’avvio dell’anno scolastico a settembre “sia meno disastroso di quanto avvenuto nel settembre 2020”.
A Milano, Firenze, Bari, Bologna, Trieste e Ancona si terranno presidi di fronte agli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali “per denunciare che l’art. 59 del nuovo decreto “sostegni” non risolve i gravi problemi di copertura delle cattedre che si presenteranno a settembre e che il cosiddetto “patto per la scuola” firmato dal ministro dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali che siedono ai tavoli governativi è un documento vuoto di reali contenuti, propagandistico, buono solo per confondere genitori e genitrici, studenti e studentesse e docenti stabili e precari; per denunciare che, a fronte di tante belle dichiarazioni, la scuola sta subendo un ennesimo taglio delle classi: infatti, in nome di un venturo calo demografico, chi frequenterà le scuole nel 2021/22 si troverà a farlo in classi ancora più affollate dell’anno scorso, dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori”. (…)
Duro il giudizio sull’operato del governo.
Come viene spiegato non è garantita la continuità didattica, perché a settembre comincerà il valzer delle supplenze, e i supplenti del nuovo anno non saranno quelli che hanno coperto la cattedra l’anno precedente, né è garantito – anzi è fortemente minacciato – il ritorno in presenza al 100% nelle scuole di tutti gli ordini e gradi in tutta Italia. “Il decreto sostegni bis è il frutto di indicazioni elaborate senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, con il rischio di pesanti conseguenze sul regolare avvio del prossimo anno scolastico e sui diritti dei lavoratori della scuola.
Lo Snals-Confsal promuoverà ogni azione possibile per modificare le numerose criticità del decreto, pronto ad avviare la mobilitazione di tutto il personale della scuola”. Lo scrive il segretario generale, Elvira Serafini.