Fonte: Il Sole 24 Ore – 7 giugno 2021
Abstract articolo di Luigi Rovelli
Come si legge nell’introduzione del documento, il focus riporta i dati relativi alla dispersione scolastica per l’anno scolastico 2017/2018 e il passaggio all’anno scolastico 2018/2019 e per l’anno scolastico 2018/2019 e quello all’anno scolastico 2019/2020.
Relativamente all’ultimo biennio considerato vengono messi a confronto gli alunni frequentanti l’intero anno scolastico 2018/2019 con gli alunni presenti a scuola all’avvio dell’anno scolastico 2019/2020.
Pertanto, i dati presenti nel focus non permettono di valutare l’impatto delle interruzioni didattiche in presenza avvenute, a seguito della pandemia, nel corso del II quadrimestre dell’anno scolastico 2019/2020.
I dati relativi alla dispersione scolastica, presenti nel focus, sono calcolati sulla base dei numeri dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti (ANS), che ogni anno diventa sempre più consistente ed accurata nella mappatura degli alunni frequentanti il sistema scolastico italiano.
Analogamente a quanto riportato nei precedenti focus, l’abbandono del sistema scolastico e formativo viene fotografato distintamente per la scuola secondaria di I grado, il passaggio tra cicli scolastici e la scuola secondaria di II grado.
Nel primo paragrafo sono descritti i “tasselli della dispersione” che congiuntamente formano l’insieme degli alunni che escono dal sistema scolastico e formativo e sono rappresentati, per ciascun ordine di scuola, dall’abbandono che avviene nel corso dell’anno scolastico e dall’abbandono registrato nel passaggio tra un anno scolastico e il successivo.
Il secondo paragrafo riporta dati relativi all’abbandono registrato nell’anno scolastico 2017/2018 e nel passaggio all’anno scolastico 2018/2019, mentre il terzo paragrafo si focalizza sull’abbandono registrato nell’anno scolastico 2018/2019 e nel passaggio all’anno scolastico 2019/2020.
Sono presenti dati sulla dispersione per genere, anno di corso, area geografica e regione; per il secondo biennio considerato sono riportati, inoltre, dati relativi a gestione della scuola, età, regolarità del percorso di studi, cittadinanza degli alunni ed indirizzo di studio nello specifico della scuola secondaria di II grado.
Nel quarto paragrafo viene ricostruito l’andamento in serie storica sugli ultimi 5 anni, che evidenzia una dinamica di progressiva decrescita della dispersione scolastica.
Tale diminuzione è, tuttavia, parzialmente dovuta alla crescente completezza e consistenza dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti che permette di monitorare con maggior precisione il percorso di studio degli alunni, le uscite motivate dal sistema scolastico, quali trasferimento in scuola non paritaria, trasferimento all’estero, passaggio a percorsi regionali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), a percorsi di primo livello presso Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) e a percorsi di istruzione di secondo livello presso istituzioni scolastiche di II grado.