La violenza psicologica ha un impatto sempre più forte sulle nuove generazioni, una società armata, capace di effettuare stragi con un semplice tocco.
E anche il mondo della scuola si interroga sulle conseguenze di quest’arma a doppio taglio, tanto utile quanto pericolosa.
Una piazza dove le leggi e le regole del mondo normale sembrano non essere applicabili soprattutto per i giovanissimi.
Una utopia più reale di quello che sembri.
La velocità con cui si diffondono le informazioni è di estrema utilità, ma in mani sbagliate diventa una bomba ad orologeria, soprattutto visti gli ultimi casi di Cyberbullismo dagli effetti disastrosi.
Compito della scuola è quindi fare i conti con un fenomeno che resta allarmante.
I numeri sono alti e sfortunatamente votati ad aumentare col passare del tempo, il tasso di suicidi è in crescita, sempre di più le lettere lasciate nella cameretta lette troppo tardi.
Solo nel 2021 l’8% circa degli studenti ha ricevuto ripetute minacce sui principali social, una problematica diffusa soprattutto nei paesi ad alto reddito.
Le voci di corridoio, il cyberporn, la diffusione di informazioni sensibili vanno ad alimentare un fiume in piena che ha ormai rotto tutti gli argini, una inondazione impossibile da controllare.
Vittime anche nel settore della prima infanzia. Piattaforme dove l’accesso dovrebbe essere regolato al di sotto dei tredici anni scenario di articoli di cronaca nera riguardanti bambini di otto o nove.
La scuola deve quindi diventare il principale attore nella guerra a questo fenomeno, informarsi ascoltare e agire devono essere all’ordine del giorno.
I docenti devono essere pronti a riconoscere i segnali e ad operare in tempi celeri per sventare lo scenario peggiore.
Da qui nascono quindi i percorsi di formazione di E-CAMPUS, impegnata attivamente nella salvaguardia degli studenti.
ECampus ha come obiettivo preparare al meglio gli insegnanti che vogliono davvero fare la differenza.
Un Master da 60 crediti che si occuperà di interpretare prevenire e sviluppare una didattica ottimizzata, perché solo con l’informazione si può conoscere e combattere un nemico di tale portata.
Dott.ssa Angelica Dacia Di Bartolo