STUDENTI ITALIANI: E’ EMERGENZA DEFICIT FORMATIVO

Uno studente su due non è in grado di comprendere il significato di un testo di media difficoltà. E’ l’allarme lanciato da Save the Children Italia in occasione dei lavori del convegno su infanzia e adolescenza.

L’ALLARME DI SAVE THE CHILDREN

L’abbassamento delle competenze degli alunni italiani è sempre più evidente ed accertata: a ricordarlo è stato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, in apertura dei lavori di “Impossibile”, la quattro giorni di riflessioni e proposte sull’ Infanzia e l’Adolescenza.

Una questione che impone un’attenzione da parte del mondo politico ma anche l’esigenza di percorsi formativi specifici per gli insegnanti. Lacune conoscitive a parte, a influire sul fenomeno sono sempre di più difficoltà legate a problemi di apprendimento.

Sono sempre di più infatti gli insegnanti che arricchiscono il proprio curriculum con master o percorsi di specializzazione per la didattica speciale.

DISPERSIONE SCOLASTICA

L’altro aspetto che sta preoccupante è sempre di più è quello della dispersione scolastica.

Per Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, si tratta di “un dramma, non solo per il sistema di istruzione e per lo sviluppo economico, ma per la tenuta democratica di un paese. I più colpiti sono gli studenti delle famiglie più povere, quelle che vivono al Sud e quelle con background migratorio”.

Il lungo periodo di emergenza sanitaria ha aggravato non di poco la situazione. A maggior ragione è importante che anche da parte degli insegnanti ci sia la volontà di attivarsi con percorsi formativi, per essere in grado di affrontare con gli strumenti adeguati il problema.

Direttore Dott. Alberto Barelli

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