Ventimila cattedre vuote tonde tonde. Questo, stando ai sindacati, il problema che si prospetta per il prossimo anno scolastico.
E se è vero che la matematica non è opinione, i numeri sembrano parlare chiaro. Il Ministro Bianchi ha annunciato l’assunzione nel 2022 di sessantamila insegnanti, mentre il numero dei posti da coprire è di ottantamila. Ecco quindi spiegato come è venuta fuori la cifra di ventimila posti vuoti, sui quali le forze sindacali promettono battaglia.
E meno male, verrebbe da dire, che da due anni a questa parte è stata praticamente tutta una sequela di concorsi, concorsi straordinari e aperture di tutti i tipi di graduatoria. Sta a vedere che aveva ragione chi, già dai tempi del ministro Azzolina, aveva pronosticato che il numero delle assunzioni non avrebbe coperto quello delle cattedre vacanti.
Per la cronaca sono cinquemila le cattedre vuote nella scuola dell’infanzia, ventimila nella primaria, ventiquattromila nelle scuole medie e ben quasi trentamila negli istituti superiori.
Intanto gli occhi sono puntati sulla pubblicazione delle graduatorie provinciali per le supplenze, prevista per questo mese. Ottocentomila gli aggiornamenti e le domande presentate, dalle quali andranno decurtate le iscrizioni errate.
L’apertura e la chiusura delle iscrizioni a tempo da record non ha certo agevolato glia spiranti docenti, molti dei quali non hanno fatto in tempo a conseguire i titoli dei percorsi attivati proprio in vista delle GPS.
Non aiuterà nemmeno a migliorare le cose la riforma della formazione dei docenti, non a caso oggetto di mille critiche. Come se la scuola italiana fosse nelle condizioni di permettersi problemi su problemi che allontanano le possibili soluzioni.
Direttore Dott. Alberto Barelli