Dirigenti scolastici: la passione continua. Una cosa ormai è certa, anzi due. La prima è che il nuovo anno scolastico ripartirà senza l’attivazione di nuove sedi.
La seconda è che il tanto atteso, sospirato concorso non è in programma in tempi brevi.
A comunicare che nell’anno scolastico 2022/2023 non saranno incrementati le sedi è stato lo stesso Miur. I sindacati si sono così visti dare uno schiaffo rispetto alle richieste di potenziamento dell’organico. E pensare che in base ai parametri introdotti con la Legge 234/2021 dovrebbero essere previste 400 sedi in più.
La reazione dei sindacati è ovviamente dura. L’accusa al Miur è di non tener conto dei sacrifici e degli impegni gravosi che i dirigenti scolastici stanno sostenendo da anni anche a causa dell’emergenza Covid e della questione della mobilità rimasta irrisolta.
“Non si può ignorare il fatto di avere in graduatoria oltre 500 vincitori di concorso e non poter garantire a tutti una sede, di fatto disponibile, ma affidarla in reggenza”,
spiega l’Udir, il sindacato di categoria.
L’altro capitolo amaro è quello del nuovo concorso. Nonostante le promesse se tutto andrà bene se ne parlerà a primavera.
Ma se per l’assegnazione delle sedi i vincitori dovranno aspettare anni è meglio mettersi l’anima in pace e sperare che il Covid non costringa a nuovi straordinari.
Direttore Dott. Alberto Barello