Se fino a qualche tempo addietro a scuola si assegnavano interi canti della Commedia o poesie a memoria e addirittura fino al Cinquecento si imparava l’intera bibbia per contrastare con le citazioni le spinte ereticali, oggi si scopre che l‘uso di dispositivi digitali, come gli smartphone, potrebbe aiutare a migliorare le capacità della memoria.
Che è fondamentale per ottenere risultati importanti, come dimostrano i metodi messi a punto da personalità come Giordano Bruno o Campanella, ma anche da Pico della Mirandola, mentre nota è la prodigiosa memoria di Dante.
E così, una ricerca pubblicata su ‘Journal of Experimental Psychology’ condotta dai ricercatori della UCL – University College of London, stabilisce che l’utilizzo di un dispositivo digitale non solo aiuta le persone a ricordare le informazioni salvate nel dispositivo, ma le aiuta anche a ricordare le informazioni non salvate.
Per dimostrarlo, i ricercatori hanno sviluppato un’attività di memoria da svolgere su un tablet o computer digitale touchscreen.
“Volevamo esplorare come la memorizzazione di informazioni in un dispositivo digitale potesse influenzare le capacità di memoria e abbiamo scoperto che quando le persone potevano usare una memoria esterna, il dispositivo le aiutava a ricordare le informazioni che avevano salvato. Questo non è stato sorprendente, ma abbiamo anche scoperto che il dispositivo ha migliorato la memoria delle persone anche per le informazioni non salvate”.
L’apprendimento è un processo attraverso il quale si verifica l’acquisizione di nuove conoscenze o la modifica di informazioni già possedute.
Un ruolo fondamentale è rappresentato dall’esperienza che ogni singolo individuo si è costruito nel tempo nella relazione con l’ambiente.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il ruolo ricoperto dalla memoria in quanto, attraverso l’apprendimento, ci permette di mantenere le conoscenze acquisite.
Tale processo di acquisizione non avviene però sempre in modo consapevole ma in alcuni casi in modo automatico senza bisogno di intenzionalità, attenzione e consapevolezza.
La capacità di attenzione ci permette di focalizzare la nostra attività mentale verso determinati stimoli ma può essere variabile in quanto dipende da diversi fattori quali l’età, le condizioni ambientali, l’umore, il livello di stress ecc.
Dott.ssa Gaia Lupattelli