Si apre qualche spiraglio per un’applicazione meno drastica della rotazione dei dirigenti scolastici.
Le proteste per il provvedimento sembra che abbiano avuto qualche effetto, anche se le speranze di una sospensione della norma sono andate deluse.
Come noto l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) nelle scorse settimane si è espressa a favore dell’applicazione della rotazione dei dirigenti scolastici.
Una norma introdotta da tempo ma che in ambito scolastico fino a oggi non era mai stata attuata. Alla base della decisione dell’ente è l’alto valore delle risorse che i presidi sono chiamati a gestire in autonomia, anche se viene riconosciuto come il rischio di illeciti sia basso.
Il pronunciamento dell’Anac non è stato accolto con favore dai presidi e dai sindacati, che si sono mobilitati contro il provvedimento. Il braccio di ferro portato avanti in questi giorni un risultato lo ha avuto: rispetto alla durata dei mandati è saltato il vincolo ferreo delle dei sei anni.
Il Miur ha infatti introdotto numerose deroghe per la sospensione del provvedimento. L’orientamento del Ministero resta quello del limite massimo di nove anni ma la norma potrà non essere applicata nel caso in cui il preside sia prossimo alla pensione.
Inoltre è stata dimostrata disponibilità a prendere in considerazione la particolarità del territorio dove ha sede il plesso scolastico: se sussistono particolari problemi anche dal punto di vista logistico si potrà sospendere l’attuazione della rotazione.
I PRESIDI: POSTICIPARE L’APPLICAZIONE DELLA NORMA
L’Associazione nazionale presidi chiede intanto lo slittamento dell’applicazione della rotazione. Per l’associazione infatti non è realizzabile la realizzazione della rotazione per il prossimo anno scolastico. “Così come l’esigenza di completamento di progetti internazionali di particolare complessità consente il rinvio del pensionamento nonostante i raggiunti limiti di età, – spiega l’Anp – si deve analogamente concludere che il completamento dei progetti del PNRR deve consentire una deroga al limite dei tre mandati nella medesima scuola. Inoltre, la normativa anticorruzione non prevede la rotazione automatica e indiscriminata per i dirigenti delle strutture a basso rischio corruttivo, quali sono le scuole per ammissione della stessa ANAC.
È quindi fondamentale iniziare il conteggio dei tre mandati solo a partire dal prossimo anno e senza alcun effetto retroattivo“.
Sarà difficile che il ministero approvi la proposta di far scattare il conteggio dei mandati solo dal prossimo anno. In ogni caso i presidi forse possono tirare un sospiro di sollievo