TROPPO STRESS E CRISI D’ANSIA: A MILANO OCCUPATO IL LICEO MANZONI

Occupato da alcuni giorni il liceo linguistico Manzoni. Niente di nuovo, verrebbe da dire. La novità invece c’è eccome ed è rappresentata dalla motivazione. A far incrociare le braccia agli studenti non è la richiesta di maggiore rappresentanza, come avveniva una volta, né la protesta per il riscaldamento rotto o il caro libri, per citare alcuni temi più attuali. La lotta dura senza paura è stata dichiarata contro il troppo stress e le crisi d’ansia.

IL VIA ALLA PROTESTA DAI RISULTATI DEL SONDAGGIO

A far scattare la protesta è stato il risultato di un sondaggio condotto tra i ragazzi dell’istituto. Il risultato è stato infatti che ben sette studenti su dieci risultano soffrire di crisi d’ansia. Una situazione che non può essere sottovalutata e rispetto alla quale è stato deciso di “dare un segnale forte”.

Al termine dell’assemblea plenaria indetta per parlare della questione la votazione ha registrato la piena adesione alla scelta dell’occupazione.

Nelle intenzioni degli studenti l’occupazione dovrà essere un momento per trattare i temi specifici attinenti con le problematiche emerse. Sono previste quindi conferenze su argomenti come la “filosofia del conflitto” e momenti di confronto sul sistema scolastico. Il nodo centrale, come viene spiegato, è che “il modello scolastico così non regge più” e il dito viene puntato contro un sistema troppo competitivo.

LA RICHIESTA DI MAGGIORE ATTENZIONE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI

Gli studenti rivolgono la protesta contro gli insegnanti, colpevoli di sottovalutare il malessere che viene vissuto in classe. Del resto gli studenti ricordano che i recenti fatti di cronaca testimoniano la gravità del disagio vissuto in classe e di come si tratti un problema per il quale si fa troppo poco.

A determinare disagi è per esempio il continuo turnover dei professori. Molti studenti dell’istituto hanno dichiarato che in pratica per alcune materie il docente è cambiato tutti gli anni. Per la precisione ben il 60,3% dei ragazzi ha denunciato di aver cambiato troppo frequentemente i docenti.

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