ISTITUTI SECONDARI, È RECORD… DI BOCCIATI

Soltanto uno studente promosso su tre. Quello dell’istituto superiore della provincia di Lecco è certamente un caso straordinario ma questo anno scolastico si è comunque concluso in generale con le polemiche per l’alto numero di bocciati.

LA SCUOLA SI INTERROGA

Per avere un quadro preciso si tratta di attendere i dati definitivi. Ma, stando ai numerosi casi finiti anche nelle cronache dei giornali un po’ in tutta la penisola, la novità di questo anno scolastico sembra proprio essere l’impennata del numero dei ripetenti.

Per ora sull’occhio del ciclone è finito l’istituto di Lecco. La percentuale dei ripetenti è davvero da record e la vicenda ha attirato l’attenzione del ministero. Ovviamente non conoscendo la situazione relativa al percorso dei vari studenti sarebbe inopportuno esprimere giudizi. Comunque è probabile che le proteste di genitori e studenti porti il Ministero a effettuare verifiche.

Un aspetto da tenere in considerazione è che, dopo i due anni di emergenza sanitaria, che hanno portato a permettere di concludere l’anno scolastico con esami meno rigorosi, era da mettere in conto una impennata delle bocciature. Ma è un’altra la questione sulla quale ci si sta interrogando, quella dell’orientamento.

UN ORIENTAMENTO INADEGUATO ALL’ORIGINE DELLE DIFFICOLTA’ DI TANTI STUDENTI

Sul banco degli imputati è finito il sistema di orientamento. I dati del Ministero relativi non solo alla bocciature ma anche all’abbandono ci dicono che il problema riguarda proprio i primi anni della secondaria di secondo grado. Il problema si ha quindi soprattutto al termine delle medie inferiori. E’ quindi in questa fase che si dovrebbe intervenire. La richiesta che viene avanzata da più parti è pertanto quella di intervenire su questo versante, così come si è fatto per la scelta del percorso universitario. Come noto il Ministero ha introdotto la figura del tutor orientatore negli istituti secondari, unitamente al tutor didattico. La proposta è di introdurre un sistema di orientamento efficace anche per la scelta dell’istituto superiore.

Alberto Barelli

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