I precari abbiano l’accesso diretto ai corsi di formazione da 30 Cfu e al tfa. E’ la richiesta del presidente dell’Anief Marcello Pacifico (Anief). Lo stessa Anief lancia l’allarme per la copertura delle cattedre. Secondo il sindacato infatti ben 10000 delle assegnazioni non andranno a buon fine. La soluzione prospettata è che si provveda con le assunzioni per il 100% dei posti disponibili.
ALLARME MANCATA IMMISSIONE
“In questo momento dobbiamo capire sulla call veloce quanti posti curricolari sono stati dati, su sostegno sono più di 8000. – spiega Pacifici – Stando alle statistiche degli anni passati su 50 mila immissioni autorizzate, è molto probabile che almeno 10mila non saranno date. Questo perché non si è voluto procedere col doppio canale di reclutamento, l’unica strada da percorrere per eliminare il precariato. Rispetto al passato non sono stati dati tutti gli 85mila posti perché il 30% è stato riservato al prossimo concorso straordinario ter”.
A causa del meccanismo contorto della mobilità rispetto ai 30mila specializzati soprattutto al sud nelle graduatorie risultano tantissimi posti vuoti”.
LA PROPOSTA PER I £= CFU E SOSTEGNO
Per avere più immissioni in ruolo la strada per l’Anief è una. “Sia per i docenti che per gli ATA bisogna portare al 100% i posti da dare in ruolo in base all’organico di diritto. – evidenzia Pacifici – Non è più possibile tollerare che si assuma sul 30% dei posti. Abbiamo tanti ATA precari che hanno lo stesso diritto del personale di ruolo”.
Ed ecco la proposta per avere insegnanti più preparati: dare ai supplenti la possibilità di conseguire l’abilitazione e la specializzazione, permettendo un accesso diretto ai percorsi da 30 cfu e Tfa a tutto il personale del sistema nazionale di istruzione. A sostegno di tale progetto viene annunciata una mobilitazione a partire da settembre.